Sapevi che le fiere per bambini sono l’occasione migliore per far conoscere la tua azienda ai nuovi clienti ? È il mezzo più sfruttato dalle grandi imprese del settore che vogliono aprirsi all’esterno e mettere in gioco tutto il loro potenziale.
Il settore fieristico italiano sta vivendo da qualche anno un momento di crescita, e questo lo conferma l’Osservatorio Congiunturale dell’AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), il quale afferma che:
Continua il trend di crescita: per le fiere italiane positivo anche il primo trimestre.
Cit. Osservatorio Congiunturale dell’AEFI
L’osservatorio apre con questa affermazione, la sua quarantesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico. A questa indagine hanno partecipato 27 poli fieristici italiani, associati a AEFI; da quanto risulta tutti i trend sono positivi, e l’indagine rileva un netto miglioramento anche sul saldo relativo al fatturato!
Inoltre, sono aumentate le manifestazioni e il 55% dei quartieri ne ha ospitate più di una, con un incremento totale del 3% rispetto all’anno precedente nello stesso periodo.
Ma questo cosa ci dice? Sostanzialmente due cose importanti:
- il settore fiere sta continuando a crescere
- le fiere italiane sono un trend importante per le aziende
E se rapportiamo questi dati al mondo dell’infanzia? Quante sono le fiere per bambini in Italia?
Indice dei contenuti
Le fiere per bambini in Italia
Senza dubbio avrai sentito parlare di Bimbi in Fiera, una delle più grandi fiere italiane, dedicata alle neomamme e al mondo dei piccolissimi;
questa è solo la più conosciuta, ma le fiere per bambini in Italia sono tante e i dati ci dicono che il trend di crescita tende ad aumentare.
Ecco l’elenco delle fiere d’ Italia dedicate al mondo infantile:
- Children’s Book Fair, a Bologna, nel mese di Aprile
- Lilliput, il villaggio creativo, a Bergamo, in Aprile
- Seridò, a Montichiari (BS), nei mesi di aprile-maggio
- Giocolandia, a Osnago (LC), nei mesi di aprile-maggio
- Fiera del bambino naturale, a Chiari (BS), a maggio
- Bimbi in fiera, a Roma , nel mese di maggio
- Children and family, a Vicenza , a ottobre
- G! come giocare, a Milano, a Novembre
Se volessimo rendere questo elenco ancora più completo dovremmo aggiungere tutte quelle fiere che, pur essendo dedicate ad altri settori, dedicano comunque un’area ai bambini e alle famiglie.
Alcuni esempi che si possono citare nel milanese sono:
- L’artigiano in Fiera, a Milano, a dicembre
- Milanosposi, Fiera Milano Rho, nel mese di ottobre
- Cartoomics, Fiera Milano Rho, a Ottobre
Riesci a farti un’idea?
Come presidiare le fiere per bambini e non sprecare risorse
Diciamoci la verità, rispetto agli altri eventi, il presidio alla fiera non è da tutti.
Solo le grandi aziende possono permettersi di partecipare ad una fiera, poiché il budget da spendere per organizzare qualcosa di originale, e le risorse per allestire attività al di fuori del monotono stand devono essere abbastanza ingenti.
Tuttavia, bisogna ammettere che ci sono fiere particolarmente importanti a cui non si dovrebbe rinunciare. Sto parlando delle fiere più frequentate nel tuo settore, quelle che ti permettono di darti maggiore visibilità, alle quali è più probabile che siano presenti molti tuoi competitor.
È bene che ti prepari, dunque, a farti largo in un settore che, da un lato può offrire molte risorse, ma dall’altro può essere molto difficile da conquistare.
I motivi? sono semplici:
- Ci sono tanti espositori, tra cui molti competitor
- Chi partecipa lo fa con lo scopo di affiliare nuovi clienti e per farlo mette in campo molte idee creative per farsi notare
- la messa in campo di novità e idee creative si traducono in tempo e costi per l’azienda
Se vuoi ottenere successo devi, innanzitutto, tenere sempre bene a mente una cosa essenziale:
qualunque sia l’evento che organizzi, il suo scopo deve essere sempre quello di valorizzare il brand!
Niente deve prescindere da questo. E ti assicuro che ho i miei buoi motivi per dirtelo.
Sprechi negli eventi: le cose da evitare
È ovvio che a causa del mo lavoro mi sono dovuto confrontare con eventi fieristici di ogni tipo, pertanto mi è capitato di vederne un po’ di tutti i colori: ho cercato di evidenziare nel paragrafo precedente che partecipare ad una fiera non significa solamente crearsi visibilità; la fiera offre un’opportunità, ma devi essere tu a saperla sfruttare!
Come ti ho detto i competitor sono tanti e tutti sono pronti a sgomitare per ottenere la loro visibilità. Io personalmente posso metterti davanti alcune verità e dirti sinceramente come stanno le cose, affinché tu sappia cogliere nel modo più redditizio l’occasione fieristica.
Innanzitutto evita di stanziare un budget molto ingente per creare grandi iniziative senza che abbiano un legame con il brand.
Leggi attentamente questo suggerimento, perché non è in contraddizione con ciò che abbiamo detto fino ad ora. Anzi …
È vero che per non annoiare il pubblico ti devi mettere in evidenza, ma è anche vero che tutto quello che fai deve essere attentamente studiato perché i tuoi clienti non dimentichino mai il tuo brand.
Se non fai delle scelte ponderate e non pensi ad una strategia che funziona rischi uno dei potenziali insuccessi:
- Stand vuoti
- Molto interesse nel pubblico ma legato a gadget e regali
- Grandi iniziative senza alcun legame con l’azienda
- scarsa memoria del brand nel pubblico
- Risorse di tempo e denaro e sprecate
Se vuoi davvero catturare l’attenzione del tuo pubblico migliorando la posizione del brand nella loro memoria devi saperlo raccontare.
Lo spazio narrativo all’interno delle fiere: la chiave del successo
Se riesci a dare ai visitatori un’esperienza significativa per loro, ma che in qualche modo li faccia sentire vicino all’azienda, avrai delle possibilità reali di ottenere successo: devi offrire ai tuoi clienti un motivo per restare nel tuo stand e sentirsi vicini all’azienda.
Il modo migliore per farlo è trasportarli in un ambiente narrativo creato su misura sui loro gusti. Diciamo che devi avere una buona conoscenza del tuo target potenziale e basare su di loro l’intera progettazione delle attività che caratterizzeranno il tuo stand.
Tieni sempre presente una cosa importante: l’ambiente narrativo che crei deve anche riportare i valori aziendali, altrimenti, anche se si divertono non sarà utile al tuo business.
Come si costruisce un ambente narrativo intrigante per il tuo target?
In questa sede mi dedicherò ad illustrarti vari punti che potranno aiutarti a comprendere meglio cosa significa creare uno spazio narrativo per uno stand fieristico; questa sorta di cheklist l’ho ripresa dal volume Space Drama, di Andrea Fontana, al quale mi sono ispirato.
Prima di entrare nel merito di ogni punto voglio farti una piccola premessa: il mood per raccontare una storia al tuo pubblico deve essere simile a una qualunque costruzione narrativa, cinema, tv, romanzi.
Devi fare il modo che il visitatore si dimentichi per qualche momento della vita reale e venga completamente assorbito dalla tua creazione.
Se hai buone probabilità di successo con gli adulti, stai sicuro che nel settore bambini lo storytelling è l’unica arma che hai a disposizione per coinvolgerli davvero.
VISITATORE
Cerca di trovare delle storie che siano interessanti per i tuoi piccoli visitatori;
è da loro che devi partire!
Informati sui trend delle storie che fanno impazzire i bambini nella fascia di età che t’interessa. Cerca di essere moderno e non ripescare le solite cose che potrebbero rendere monotona o scontata la tua storia; resta sempre collegato ai valori della tua azienda. È questo il motivo principale per cui partecipi alle fiere per bambini.
CORE STORY
Te lo ripeto ancora una volta: tutto l’evento che organizzi deve essere legato ai valori aziendali, all’identità dell’impresa e al brand, quindi sviluppa la tua core story pensando alla natura della tua azienda.
STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
Scegli di variare i tuoi strumenti di comunicazione, attraverso cui diffonderai la tua core story: volantini, brochure, gadget e giochi per bambini.
ATTENZIONE: Prima di produrre la tua comunicazione ricorda di fare una seria valutazione del tuo pubblico. Seleziona il tuo target con coscienza ed evita di sprecare inutilmente le tue risorse.
Selezionando il tuo target puoi assicurarti che venga dato un valore al tuo messaggio, e che vi sia una risposta.
STORYTELLER NELLE FIERE PER BAMBINI
Scegli con attenzione lo storyteller, ossia colui che si relaziona con il tuo giovane pubblico e che ti aiuterà a gestire la narrazione, curandosi che il messaggio vada a destinazione.
TEMPO DEL RACCONTO
Pertanto deve essere calibrato in modo realistico: è chiaro che dovrai fare di tutto per catturare l’attenzione del tuo pubblico il più a lungo possibile, ma devi tenere in considerazione che non sarai l’unico espositore, quindi non puoi pretendere di occupare tutto il tempo che i tuoi visitatori hanno a disposizione. Dovrai conquistarli con un’esperienza calibrata, piena di ritmo e sorprese.
STAGE CRAFT
Lo spazio scenografico della tua attività deve essere coerente e distintiva, e allinearsi all’identità del tuo brand.
Quando prepari la scenografia devi pensare al precorso che effettuerà il tuo visitatore, devi pensare a tutti gli elementi che dovrà identificare e in quale sequenza dovranno essere identificati, e se dovrà utilizzare i 5 sensi.
Fontana parla di 3 spazi macro-tipi di spazi simbolici:
- i luoghi di potere e di forza: i bambini trovano i gadget o i prodotti dell’azienda, riproposti in chiave nuova
- i luoghi di scoperta: i visitatori si lasciano affascinare dagli strumenti con cui viene narrata la storia: ad esempio immagini e video
- i luoghi di cura e amore: le aree in cui si sentono più protetti
Questi elementi chiave per la costruzione di un universo narrativo nelle fiere per bambini sono essenziali per organizzare uno spazio studiato sulle esigenze dei tuoi clienti, e per offrirti un’opportunità concreta in cui inserire i valori della tua azienda. Inoltre, considera che puoi utilizzarli come riferimento in qualunque spazio narrativo anche non fieristico!