Coinvolgere i bambini con uno storytelling aziendale perfetto: le regole

Nel mondo degli eventi aziendali, il Family Day rappresenta un’occasione unica per rafforzare il legame tra i dipendenti e l’azienda, coinvolgendo direttamente le loro famiglie e, in particolare, i bambini.

Utilizzare lo storytelling per bambini in questi contesti può trasformare un semplice evento in un’esperienza indimenticabile, in grado di trasmettere i valori aziendali in modo divertente e coinvolgente.

Ma come si può creare uno storytelling aziendale efficace a misura di bambino?

Perché creare uno storytelling aziendale a misura di bambino

Lo storytelling è un potente strumento di comunicazione che permette di raccontare la storia e i valori di un brand in modo avvincente e memorabile. Quando si parla di bambini, l’approccio deve essere adeguato alla loro età e capacità di attenzione, trasformando i valori aziendali in storie affascinanti e facilmente comprensibili, infatti ne abbiamo già parlato nel nostro articolo Il potere dello storytelling nei Family Day aziendali.

Nel libro Brand Experience for Kids, si sottolinea l’importanza di adattare le tecniche narrative al pubblico dei più piccoli, mostrando come anche concetti aziendali complessi possano essere trasmessi attraverso il racconto​​. Questo non solo aiuta a catturare l’attenzione dei bambini durante un Family Day ma contribuisce anche a instillare in loro, sin da piccoli, una positiva percezione del brand.

Le regole per raccontare i valori del brand ai bambini

Raccontare una storia ai bambini, soprattutto in un contesto aziendale, richiede una particolare sensibilità e l’adozione di strategie narrative specifiche. Ispirandoci ai diritti dell’ascoltatore definiti da Andrea Fontana, possiamo delineare alcune regole fondamentali per lo storytelling rivolto ai bambini.

Diritto alla bilocazione

I bambini hanno il diritto di immergersi in mondi diversi, anche contemporaneamente. Lo storytelling aziendale può sfruttare questa capacità, collegando la realtà quotidiana dell’azienda a mondi fantastici, dove i valori del brand diventano le avventure di eroi e personaggi immaginari.

Diritto di perdersi

Ogni storia deve lasciare spazio all’immaginazione, permettendo ai bambini di perdersi nei meandri della narrativa. Questo significa creare trame che invitino all’esplorazione e alla scoperta, rendendo l’ascolto un’avventura stimolante.

Diritto all’emozione autobiografica

Le storie devono risuonare con le esperienze personali dei bambini, permettendo loro di identificarsi con i personaggi e le situazioni narrate. Attraverso l’emozione autobiografica, i valori aziendali vengono interiorizzati in modo più profondo e duraturo.

Diritto di credere

Lo storytelling deve nutrire la capacità dei bambini di credere, di sperare in un mondo migliore. Raccontare storie che riflettano i valori positivi dell’azienda, come l’innovazione, il rispetto, e la collaborazione, aiuta a costruire una visione ottimistica e costruttiva.

Diritto alla combinazione

Infine, i bambini hanno il diritto di combinare elementi differenti delle storie ascoltate, creando nuove narrazioni. Questo aspetto è fondamentale: permette ai piccoli ascoltatori di diventare co-creatori del racconto, personalizzando i valori aziendali e rendendoli parte della loro vita.

Conclusione

L’adozione di uno storytelling aziendale pensato per i bambini durante un Family Day non è solo una strategia efficace per come organizzare un Family Day per bambini, ma rappresenta anche un investimento a lungo termine sull’immagine del brand. Creando storie che rispettino i diritti dell’ascoltatore, le aziende possono costruire una relazione emotiva forte e duratura con le famiglie dei propri dipendenti, trasmettendo i propri valori in un modo che sia non solo comprensibile ma anche profondamente radicato nelle esperienze e nei ricordi dei più piccoli.

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